Noi, donne e uomini dei movimenti per l’acqua
che in questi anni e in tutti i territori
·abbiamo contrastato le privatizzazioni di un bene comune essenziale alla vita;
·abbiamo costituito il Forum italiano dei movimenti per l’acqua, socializzando i saperi e le esperienze, rafforzando reciprocamente le nostre lotte, allargando la sensibilizzazione e il consenso;
·abbiamo promosso con oltre 400.000 firme una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua e la sua gestione partecipativa;
·abbiamo promosso mobilitazioni territoriali, manifestazioni nazionali e appuntamenti internazionali per riappropriarci di ciò che a tutti appartiene, per garantire a tutte e tutti un diritto universale, per preservare un bene comune per le future generazioni;
·abbiamo promosso una campagna referendaria che si è conclusa con lo straordinario risultato di oltre un milione e quattrocentomila firme raccolte;
consapevoli del fatto che
-si apre ora una stagione decisiva per l’affermazione dell’acqua bene comune e della sua gestione pubblica e partecipativa;
-la battaglia dell’acqua è assieme una battaglia contro il pensiero unico del mercato e per una nuova idea di democrazia;
-una vittoria ai referendum della prossima primavera potrà aprire nuove speranze per un diverso modello sociale, basato sui diritti, sui beni comuni e sulla partecipazione diretta delle persone;
facciamo appello
alle donne e agli uomini di questo Paese, ai movimenti sociali territoriali, alla cittadinanza attiva, al mondo dell’associazionismo laico e religioso, alle forze sociali, sindacali e politiche, al mondo della scuola e della formazione, alle personalità della cultura e dell’arte, alle comunità religiose.
perché, in questi mesi che ci porteranno al referendum si apra una grande stagione di sensibilizzazione sociale sul tema dell’acqua, e si produca, ciascuno nella sua realtà e con le sue attitudini e potenzialità, uno straordinario sforzo di comunicazione sull’importanza della battaglia in corso e sulla necessità del coinvolgimento di tutto il popolo italiano, con l’obiettivo di arrivare all’ affermazione dei 3 referendum abrogativi.
Tutte e tutti assieme possiamo affermare l’acqua come bene comune, sottrarla alle logiche del mercato, restituirla alla gestione partecipativa delle comunità locali.
Tutte e tutti assieme siamo coinvolti nel problema e possiamo divenire parte della soluzione.
Il tempo è ora. Perché si scrive acqua e si legge democrazia.
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