A margine del Convegno del “Forum delle persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro”, che si è tenuto contemporaneamente in quattro Città italiane, ognuna, in qualche modo, simbolo di grandi questioni nazionali, Napoli, Bari, Reggio Calabria e Palermo, il Presidente nazionale di Acli Terra ha commentato: “c’è un Mezzogiorno ormai non disposto più a rassegnarsi, che vuole far sentire la sua voce e riaffermare la dimensione nazionale delle vertenze che minacciano il suo sviluppo in tutti i settori dell’economia, dall’apparato industriale a quello turistico ed agroalimentare, fino al sistema dei servizi sociali e della sicurezza ambientale”.
Le grandi Associazioni, tra cui le Acli, che si sono date appuntamento nel Sud, hanno anche sottolineato come non basta segnalare l’inadeguatezza amministrativa diffusa in moltissimi territori; serve mettere in campo una nuova grande idea dello sviluppo che risulti anche strettamente collegato all’impegno per la legalità.
“Adottare misure di fiscalità di vantaggio per tutte le imprese che operano al Sud e qualificare la spesa degli interventi europei e nazionali, che impegnano risorse nel Mezzogiorno d’Italia, vuol dire creare vere opportunità di recupero e di valorizzazione di potenzialità che il Sud stesso non ha ancora espresso.
In questo contesto – per Zannini – l’agricoltura e l’industria alimentare, che contribuiscono in maniera rilevante a sostenere il Pil, non possono più rimanere ai margini dei processi che governano l’economia e il mercato.
Lavoro, occupazione, sviluppo, qualità delle produzioni sono i riferimenti strategici di un’agricoltura in grado, in Italia, di produrre beni alimentari esclusivi per qualità e tipicità, ma anche di assicurare beni sociali, relazionali, pubblici, patrimonio di una cultura rurale indispensabile alla complessiva tenuta democratica della nostra società”.