martedì 20 luglio 2010

Le Acli per un’agricoltura libera da OGM




Nell’ambito del Convegno “Agricoltura e Biotecnologie: il fronte della ricerca tra un’avanguardia silenziosa e un’innovazione superata”, che si è tenuto presso l’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma, la posizione delle Acli è stata rappresentata da Michele Zannini , Presidente nazionale di Acli Terra.
Il programma del Convegno, promosso dalla Task Force per un Italia libera da OGM, di cui le Acli sono parte integrante, ha registrato numerosi interventi di illustri esponenti del mondo scientifico, dichiaratamente impegnati a contrastare la diffusione di OGM, non sulla base di pregiudizi ideologici, ma proprio per un convincimento scientifico, puntualmente illustrato nei lavori del Convegno.
Il Presidente Zannini, nel suo intervento, ha voluto testimoniare, con forza, il punto di vista delle Acli, da sempre schierate a difesa di un progetto di agricoltura finalizzato a salvaguardare il patrimonio agroalimentare nazionale, come un bene inconfondibile, meritevole di essere protetto e promosso.
Per Zannini “l’agricoltura italiana non ha bisogno di OGM, perché fonda la sua competitività sulla ricchezza delle sue biodiversità, sulla varietà dei territori e sulla peculiarità dei saperi che gli agricoltori infondono nei loro prodotti, per renderli tipici e dotati di una particolare eccellenza che il mondo intero ci invidia”. Ha ribadito Zannini che il dissenso rispetto all’impiego di OGM ha natura fondamentalmente politica e, dunque, culturale e sociale. “Senza timori di essere tacciate di oscurantismo, Acli Terra e le Acli non si oppongono alla scienza ma vorrebbero che la scienza, che è e deve rimanere uno strumento a disposizione dell’umanità, sia impegnata prevalentemente per migliorare e proteggere quello che la sapienza di generazioni di milioni di contadini nel mondo sa fare. L’alternativa rischierebbe di essere quella che piega questo comparto economico, fondamentale per la vita e per la pace degli uomini, agli interessi di poche multinazionali, che, avendo già monopolizzato il mercato delle sementi e dei pesticidi, puntano ad omologare le produzioni attraverso l’impiego generalizzato di colture GM.”

mercoledì 14 luglio 2010

Acli Terra apprezza la nomina di Amendolara

Grande soddisfazione per la nomina del nuovo Assessore all’agricoltura della Regione Campania, nella persona di Vito Amendolara, ha espresso Michele Zannini, Presidente Nazionale di Acli Terra, che ha commentato la decisione, ricordando la particolare competenza e la dedizione di una intera vita professionale del neoassessore trascorsa in Coldiretti, sempre al servizio di un comparto economico vitale per la Regione.

Con Amendolara Assessore l’agricoltura campana guadagna una prospettiva di valore che le compete per il ruolo strategico che dovrà svolgere con tutta l’agricoltura meridionale nel Mediterraneo”.

Acli Terra, con tutte le sue strutture Campane, assicura, fin d’ora, al nuovo Assessore, ogni collaborazione utile a costruire programmi ed iniziative di rilancio del comparto agricolo nella Regione

venerdì 2 luglio 2010

Acli Terra: per il rilancio dell’agricoltura il primato del territorio


All’Assemblea nazionale di Coldiretti ha partecipato una delegazione di Acli Terra, guidata dal Presidente nazionale, Michele Zannini, e dal Direttore generale, Paolo Cipriani.
Acli Terra è alleata di Coldiretti, sulla base di un’adesione che conferma la volontà di promuovere insieme il ruolo di un’agricoltura di aziende familiari, custodi di produzioni di qualità e di pregio, ma anche dei territori, dei paesaggi e dei lavori di comunità locali, duramente minacciate dalla crisi economica e finanziaria.
In questo orizzonte, Zannini ribadisce l’opposizione di Acli Terra alla diffusione di OGM, non su una base di pregiudizi ideologici, ma per convenire sul valore economico e sociale di un’agricoltura capace di tutelare la biodiversità e di offrire prodotti sani e buoni, inconfondibili, riconoscibili, purché protetti da etichettature e tracciabilità.
Sostiene Zannini: “Il Governo Italiano deve decidere e definire i contenuti di una politica che rilanci un comparto che è strategico per lo sviluppo sociale ed economico di tutto il Paese”.