Il Presidente, la Presidenza, il Direttore e lo staff di Acli Terra partecipano con sentimenti di profondo cordoglio al lutto che ha colpito l’amico Vice Presidente, Tommaso Loiodice, per la perdita del caro padre.
martedì 14 dicembre 2010
mercoledì 1 dicembre 2010
Acli Terra: no agli OGM per un’agricoltura di qualità
La recente pubblicazione su una rivista scientifica di uno studio sulle piante transgeniche e la sicurezza alimentare, condotto dalla Pontificia Accademia delle Scienze, è stata erroneamente interpretata e strumentalizzata come un pronunciamento favorevole, da parte del Vaticano, per la coltivazione di OGM, come ipotetica soluzione del problema della fame nel mondo.
In realtà non risulta alcun pronunciamento, in tal senso, da parte del Vaticano, mentre autorevoli altri rappresentanti della stessa Accademia Pontificia hanno recentemente contrastato tale opinione.
Le posizioni che indicano cautela sono state apprezzate da Michele Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra, Associazione professionale agricola delle Acli, da tempo parte integrante della Task Force per un Italia libera da OGM, che ha ribadito con forza la difesa di un progetto di agricoltura finalizzato a salvaguardare il patrimonio agroalimentare nazionale.
“La nostra posizione in merito – sostiene Zannini – non è di natura ideologica, né basata sulla volontà di oscurare il progresso della ricerca scientifica, ma è fondata sul rispetto del principio di precauzione che la scienza, più volte, ha consigliato di adottare, in attesa di certezze, che mancano, sul fronte della sicurezza alimentare.
È fondamentale, invece, sostenere politiche agricole che incrementino lo sviluppo e la tutela dei territori, delle biodiversità, delle tipicità, dei mercati a filiera corta e della salute dei produttori e dei consumatori, a favore di un’economia agricola basata sulla qualità e quindi certamente più remunerativa, soprattutto per le imprese agricole familiari, che caratterizzano l’agricoltura italiana.
Non è assolutamente dimostrato che l’impiego di OGM sia la soluzione alla fame nel mondo, in quanto non è stato registrato alcun incremento della produzione agricola mondiale grazie alla coltivazione di piante transgeniche.
Altresì, il rischio più evidente che deriverebbe dall’autorizzazione all’uso di semi geneticamente modificati in agricoltura, sarebbe quello di piegare questo comparto economico, fondamentale per la vita e per la pace degli uomini, agli interessi di poche multinazionali, che, avendo già monopolizzato il mercato delle sementi e dei pesticidi, puntano ad omologare le produzioni attraverso l’impiego generalizzato di colture GM.”
lunedì 15 novembre 2010
Bologna, 13-11.2010. Zannini: i giovani protagonisti della sfida educativa nel mondo agricolo.

“«Assumiamo l’impegno di essere custodi del territorio con tutti gli uomini di buona volontà». In questa prospettiva si muove il senso più profondo della celebrazione della Giornata del ringraziamento di quest'anno. L’evento orienta, come sempre, a riflettere particolarmente sul valore incommensurabile dei doni fondamentali di Dio per l'uomo che sono la terra, l’aria e l’acqua” così Michele Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra, l'Associazione professionale agricola delle Acli, intervenendo a Bologna durante il seminario di studio sul tema “il mondo agricolo-rurale si misura con la sfida educativa”.
La Giornata è organizzata dalla “Commissione Episcopale CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace”, in collaborazione con Acli Terra, Coldiretti, Fai CISL, FederAgri MCL e UGC Cisl.
“Il tema di quest'anno, è oltremodo affascinante – per Acli Terra – perché proietta sulle aspirazioni e sulle difficoltà di un pezzo di società decisiva per il destino dell’agricoltura in Italia e nel mondo: i giovani.
Con loro, e a partire da loro, siamo chiamati a riflettere, con urgenza, sulla drammaticità delle questioni del clima, dell’ambiente, della salubrità della vita.
Questo ci orienta principalmente ad agire per difendere e promuovere le comunità locali, le persone e i territori in cui abitano, dove i contadini sono i veri “custodi della terra”.
È proprio la terra il bene primario di cui l'uomo dispone e dal quale ricava originariamente tutto quanto gli serve per sopravvivere, per alimentare la vita, per costruire relazioni, in pratica per concorrere alla creazione di Dio.
Nella fase presente, che segna difficoltà enormi per il mondo agricolo nel suo complesso, è fondamentale concorrere alla valorizzazione della dimensione rurale nonché agricola, in una prospettiva che torni a centrare l’economia sull’uomo, nella sua dimensione territoriale, dove territori, persone e comunità sono i termini di un ripensamento radicale delle questioni che abbiamo di fronte, per una nuova cultura a sostegno di imprese, certamente competenti e competitive sul piano professionale ma anche eticamente orientate e socialmente responsabili.
Così l’agricoltura è non solo produzione di alimenti, ma anche dimensione della vivibilità più autentica delle aree rurali ed insieme qualità e cultura del consumare e dell’abitare i territori.
I giovani devono raccogliere la sfida educativa che viene dal valore della terra, dell’aria e dell’acqua, assumendo il convincimento che la pratica di un nuovo umanesimo rurale e di un nuovo welfare rurale possono generare valori ed opportunità, motivazioni e giuste convenienze, perché il lavoro agricolo e la vita rurale ridiventino i riferimenti di una ricomposizione della nostra società complessa e frantumata, su nuovi stili di vita e modi nuovi di convivenza democratica”
lunedì 8 novembre 2010
GIORNATA RINGRAZIAMENTO 2010
La mano aperta Il mondo agricolo rurale e l'educazione "Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente" (Sal 144,16) è il tema della Giornata nazionale del ringraziamento di domenica 14 novembre, promossa dall'Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei d'intesa con la Chiesa di Bologna, che ne ospiterà i due eventi centrali. Sabato 13 novembre si terrà infatti al Cinema Orione il seminario di studio su "Il mondo agricolo-rurale si misura con la sfida educativa", con interventi di mons. Giancarlo Bregantini (vescovo di Campobasso), mons. Tommaso Ghirelli (vescovo di Imola), Corrado Barberis (sociologo), giovani esponenti di Acli Terra, Coldiretti, Fai-Cisl, Feder-Agri-Mcl, Ugc-Cisl, Giovanni Bersani e mons. Angelo Casile (Cei). La domenica, il card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, presiederà nella basilica di S. Petronio la celebrazione eucaristica cui seguirà la tradizionale benedizione delle macchine agricole. In vista della celebrazione della "Giornata", la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace ha diffuso un messaggio (testo integrale in *pdf: clicca qui). Sul tema il SIR ha sentito alcuni esponenti di associazioni ed organismi del lavoro agricolo. Alta valenza educativa. "L'invito della Cei ad interagire con i consumatori perché la qualità diventi prevalente sulla quantità ci conforta nel nostro impegno a promuovere modelli di sviluppo sostenibili dal campo alla tavola, che trovano risposta nella fiducia dei cittadini e danno dignità al lavoro agricolo": lo dice il presidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione della Giornata del ringraziamento, che la stessa associazione festeggia dal 1951 in tutta Italia. "I lavoratori agricoli e i consumatori - sottolinea Marini - sono troppo spesso gli anelli deboli di una catena dello sfruttamento che umilia gli uomini e il loro lavoro con una iniqua distribuzione del valore aggiunto a favore dei nuovi poteri forti dell'agroalimentare. Una catena che - prosegue - la Coldiretti è impegnata a spezzare con il progetto per una filiera agricola tutta italiana per arrivare ad offrire ai consumatori prodotti di qualità al 100 per cento italiani garantiti dagli stessi agricoltori attraverso la rete dei Consorzi Agrari, cooperative e mercati degli agricoltori di campagna Amica. Un progetto che - conclude - ha anche una alta valenza educativa perché aiuta a ricostruire la conoscenza delle produzioni locali del territorio e il ciclo stagionale delle colture". Per un nuovo modello di sviluppo. "L'annuale Giornata nazionale del ringraziamento ci propone di riflettere sulla necessità di un nuovo modello di sviluppo, in cui l'agricoltura torni ad essere protagonista": è il pensiero di Augusto Cianfloni, segretario generale della Fai-Cisl, federazione dei lavoratori agricoli. "Esso esige anche il ripensamento delle regole a sostegno del lavoro dignitoso in cui ogni lavoratore sia tutelato non da una contrapposizione veteroclassista, ma dalla bilaterale condivisione tra tutti gli attori della intrapresa. Rispondere efficacemente alla sfida educativa del tempo presente, è la nuova frontiera di relazioni sindacali veramente partecipative: offrire ai giovani nuovi percorsi formativi, capaci di risvegliare il loro amore per la terra e i suoi frutti, stimolare il loro impegno per nuove scelte etiche in cui la persona umana sia al centro di tutto e rilanciare una nuova militanza sindacale che li porti ad assumere i problemi del lavoro che la complessità pone. Un rinnovato impegno che diventa quanto mai urgente per una nuova mobilitazione delle coscienze, oggi che la Chiesa universale ricorda il 200° anniversario della nascita di Leone XIII, il papa della 'Rerum Novarum' di cui, il prossimo anno, celebreremo i 120 anni dalla pubblicazione". I "custodi" del territorio. "La Giornata del ringraziamento di quest'anno ci orienta a riflettere sui doni fondamentali di Dio per l'uomo che sono cielo, terra, acqua": così Michele Zannini, presidente nazionale di Acli Terra, l'associazione delle professioni agricole delle Acli che raggruppa 120 mila aziende offrendo assistenza e promozione sociale e organizzativa. "Il tema di quest'anno, la sfida educativa, è infatti particolarmente affascinante perché ci proietta su un pezzo di società molto importante: i giovani. Con loro e a partire da loro siamo chiamati a riflettere sulla drammaticità delle questioni del clima, ambiente, salubrità della vita. Questo ci orienta in particolare all'azione in difesa e promozione delle comunità locali, delle persone, dei territori, dove i contadini sono i 'custodi della terra' che è il valore primario di cui l'uomo dispone". Secondo Zannini, "oggi occorre che si diffonda la consapevolezza del profondo valore sociale del lavoro agricolo, che sostiene e sviluppa altri 'valori', che sono relazionali e che la civiltà urbana in qualche parte ha smarrito". Argomenti cruciali. "È meritorio aver riportato la questione agricola al centro della riflessione delle associazioni d'ispirazione cattolica": così Alfonso Luzzi, segretario generale della Federagri-Mcl, commenta il tema della prossima Giornata del ringraziamento. "Si tratta di argomenti cruciali ben noti, dal consumo consapevole e responsabile alla difesa dell'ambiente, all'etica della globalizzazione che investe anche il mondo agricolo. Basta pensare al tema degli sprechi alimentari, un fenomeno inaccettabile e 'indecente' di fronte alla fame che si registra in diversi Paesi in via di sviluppo. Dal canto nostro - prosegue Luzzi - puntiamo molto alla formazione dei giovani, con iniziative specifiche di corsi e stage europei, per offrire una formazione di ampio respiro e capace di motivare i giovani a rimanere in agricoltura". a cura di Luigi Crimella |
giovedì 4 novembre 2010
Palermo - Zannini: la famiglia contadina protagonista.
Intervenendo a Palermo, a conclusione della prima sessione del Corso di Formazione per dirigenti e consulenti agricoli, promosso da Acli Terra Sicilia, il Presidente nazionale dell’Associazione professionale agricola delle Acli, Michele Zannini, ha sollecitato i giovani corsisti a sentirsi impegnati attivamente in una fase che può risultare nuova ed affascinante per l’agricoltura italiana.
Per Zannini, «è indispensabile che l’intero comparto agroalimentare ridiventi centrale nelle politiche economiche nazionali e continentali, per contrastare efficacemente gli effetti perversi della crisi finanziaria globale. Serve, per questo, sostenere gli elementi di qualità e di tipicità dell’agricoltura italiana. Le nostre “numerose agricolture” che caratterizzano le specificità inconfondibili di territori e comunità, dalla Sicilia alla Valle D’Aosta, devono poter contare su un investimento politico mirato e privilegiare ruolo e funzioni delle famiglie che vivono in ambito rurale, protagoniste anche dei valori di coesione e di inclusione sociali di cui sono capaci le comunità locali”.
La dimensione sociale e multifunzionale delle imprese agricole merita, per Acli Terra, adeguata attenzione in sede politica e giuridica, per la promozione di nuovo capitale umano e sociale in agricoltura, come tributo irrinunciabile alla ripresa dell’economia e della democrazia nel nostro Paese.
mercoledì 20 ottobre 2010
Sostegno ai pastori in agitazione
Intervenendo in una conferenza stampa, organizzata a Cagliari dalle Acli Sarde, il Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, ha dichiarato la solidarietà e il sostegno di tutti i lavoratori di Acli Terra alle ragioni dei pastori sardi, in agitazione per la grave crisi che attanaglia il comparto ovicaprino nell’Isola e in tutta Italia.
Acli Terra auspica che la vertenza tra produttori e industriali, oggi al tavolo del MIPAAF, trovi una giusta ed equa composizione, per un’intesa che renda più praticabile il percorso di rilancio del comparto, a partire dalla dichiarazione dello stato di crisi.
Acli Terra auspica, altresì, che il DDL all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale sardo, specifico per il riordino del comparto, che mette in campo, in uno con la finanziaria, 110 milioni di euro da impegnare entro il 2013, sia approvato perché possiede una strategia di tutela del comparto innestata in una visione più ampia di rilancio dello sviluppo complessivo dell’agricoltura sarda.
Per Zannini “la vicenda dei pastori in lotta per vedersi riconosciuti atti di giustizia non può essere declassata a questione di ordine pubblico, mentre è vitale che, rispetto alla grave crisi in cui si dibatte l’agricoltura italiana, riprendano segni di attenzione politica, ad ogni livello istituzionale, sulla funzione di straordinario valore economico, ma anche sociale e civile, di un’agricoltura inconfondibile per le qualità e le tipicità che sa produrre e custodire”.
Alla conferenza di Acli Terra hanno dato il loro contributo il Presidente regionale delle Acli della Sardegna, Ottavio Sanna, il Presidente regionale di Acli Terra, Ernesto Ambu, ed il Direttore nazionale di Acli Terra, Paolo Cipriani.